Ottofinestre
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L' Associazione Culturale
Associazione Culturale

Cosa facciamo
Ottofinestre è uno spazio espositivo e associazione culturale che si distingue per la sua vocazione a promuovere la ricerca artistica e culturale attraverso mostre, eventi e progetti interdisciplinari. Situato in un ambiente dinamico e accogliente, il suo obiettivo è quello di stimolare la riflessione sul rapporto tra arte e società, offrendo una piattaforma per artisti emergenti e affermati che operano in ambito contemporaneo. Una delle peculiarità di Ottofinestre è la fruibilità continua delle mostre, grazie alle otto grandi finestre che caratterizzano lo spazio espositivo, in cui molte delle opere sono visibili in qualsiasi momento, rendendo l’arte accessibile in modo permanente, giorno e notte. L’associazione annoverà tra le sue attività anche sessioni di critica (crit) per gli artisti, oltre a quelle formative e ai laboratori, creando così un punto di riferimento per l’arte e la cultura. Con un forte impegno verso l’innovazione e l’inclusività, Ottofinestre si configura come un laboratorio di sperimentazione creativa, in grado di coinvolgere il pubblico in un dialogo continuo e stimolante.
Ottofinestre è uno spazio espositivo e associazione culturale che si distingue per la sua vocazione a promuovere la ricerca artistica e culturale attraverso mostre, eventi e progetti interdisciplinari. Situato in un ambiente dinamico e accogliente, il suo obiettivo è quello di stimolare la riflessione sul rapporto tra arte e società, offrendo una piattaforma per artisti emergenti e affermati che operano in ambito contemporaneo. Una delle peculiarità di Ottofinestre è la fruibilità continua delle mostre, grazie alle otto grandi finestre che caratterizzano lo spazio espositivo, in cui molte delle opere sono visibili in qualsiasi momento, rendendo l’arte accessibile in modo permanente, giorno e notte. L’associazione annoverà tra le sue attività anche sessioni di critica (crit) per gli artisti, oltre a quelle formative e ai laboratori, creando così un punto di riferimento per l’arte e la cultura. Con un forte impegno verso l’innovazione e l’inclusività, Ottofinestre si configura come un laboratorio di sperimentazione creativa, in grado di coinvolgere il pubblico in un dialogo continuo e stimolante.
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Lo spazio
La Casa degli Specchi, un grandissimo edificio che fa angolo fra due vie piuttosto strette, nasce nel 1960 da un progetto di Elio Luzi. Sorge nel quartiere di San Salvario con un involucro pieghettato di laterizio, arricchito da un andamento obliquo di finestre e bow window. Ottofinestre, spazio nato nel 2023, ha un’ampiezza di 250 metri quadrati.
Lastre di vetro, strutture in ferro nero ed acciaio che si susseguono in un’articolazione che esalta le tensioni verticali ed orizzontali, si elevano da un pavimento scavato da un antico marmo grigio scuro, creando quel contrasto tra materiale naturale e non, capace di stimolare la mente e l’immaginazione in modo creativo.
Otto enormi finestre perimetrate da altrettante vetrine offuscate sull’interno che danno direttamente sulle due strade, favoriscono la penetrazione della luce all’interno dello spazio, pur mantenendo la sua dimensione intima di casa privata. Lo spazio è una dimostrazione di quel concetto di vuoto che si ha che “la realtà del recipiente è nel vuoto che contiene”, vuoto come valore a sé stante. Il tratto caratteristico è la volumetria dinamica, la proiezione all’esterno dell’interno e viceversa, dove il vetro-finestra è nostro continuo, così da far divenire il tutto un unico grande spazio atto ad accogliere mostre ed esposizioni.
La Casa degli Specchi, un grandissimo edificio che fa angolo fra due vie piuttosto strette, nasce nel 1960 da un progetto di Elio Luzi. Sorge nel quartiere di San Salvario con un involucro pieghettato di laterizio, arricchito da un andamento obliquo di finestre e bow window. Ottofinestre, spazio nato nel 2023, ha un’ampiezza di 250 metri quadrati.
Lastre di vetro, strutture in ferro nero ed acciaio che si susseguono in un’articolazione che esalta le tensioni verticali ed orizzontali, si elevano da un pavimento scavato da un antico marmo grigio scuro, creando quel contrasto tra materiale naturale e non, capace di stimolare la mente e l’immaginazione in modo creativo.
Otto enormi finestre perimetrate da altrettante vetrine offuscate sull’interno che danno direttamente sulle due strade, favoriscono la penetrazione della luce all’interno dello spazio, pur mantenendo la sua dimensione intima di casa privata. Lo spazio è una dimostrazione di quel concetto di vuoto che si ha che “la realtà del recipiente è nel vuoto che contiene”, vuoto come valore a sé stante. Il tratto caratteristico è la volumetria dinamica, la proiezione all’esterno dell’interno e viceversa, dove il vetro-finestra è nostro continuo, così da far divenire il tutto un unico grande spazio atto ad accogliere mostre ed esposizioni.
