Overlooking

Overlooking

Overlooking

Riccardo Ten Colombo
Riccardo Ten Colombo
Riccardo Ten Colombo
Curata da Vera Canevazzi
Curata da Vera Canevazzi
dal 28.10.2023 al 26.11.2023
dal 28.10.2023 al 26.11.2023
dal 28.10.2023 al 26.11.2023

“Overlooking”, una decostruzione e ricostruzione dell’immagine attraverso una rilettura dei processi visivi, a cura di Vera Canevazzi. L’esposizione, include nove opere di Riccardo TEN Colombo, provenienti da due diverse fasi della sua produzione artistica. Così nei caratteristici spazi di Otto Finestre, pensati per essere fruiti principalmente dall’esterno, si confrontano "Gli animali" acrilici e i "Cromoblock" in metallo. “Gli animali” sono strettamente connessi alla storia dell’artista e alle sue sperimentazioni influenzate dalla street art e dalla cultura hip hop e punk degli anni Novanta. In questi lavori, realizzati su tele, su grandi muri residenziali o su cabine elettriche (come nel recente intervento per ENEL documentato su SKY arte) TEN utilizza forme geometriche, principalmente triangolari, e colori brillanti per affrontare tematiche particolarmente care all'artista, quali la salvaguardia animale, la crisi climatica attuale e gli effetti dell’intervento dell’uomo sulla natura. I "Cromoblock" sono, invece, lavori più recenti che esplorano la tridimensionalità, la dimensione ludica e partecipata dell'opera d'arte. Esposti per la prima volta a Hong Kong nel febbraio del 2023 nel solo show DIS-PLAY a cura di Vera Canevazzi presso la Novalis Art Design, i “Cromoblock” vengono ripresentati in questa mostra torinese in una nuova veste: di formato più grande e con tasselli poligonali non solo triangolari. Questi lavori di matrice astratto-geometrica sono composti da tessere metalliche montate su tavole magnetiche, la cui disposizione può essere modificata dallo spettatore, generando così una continua evoluzione di possibilità compositive. Influenzato dalle ricerche visuali di alcuni artisti optical, tra cui Vasarely e gli esponenti del gruppo GRAV, TEN Colombo fa riferimento alle teorie gestaltiche della psicologia della forma che indagano i processi visivi di costruzione delle immagini e di percezione del movimento. Seppur apparentemente eterogenei, gli “Animali” e i “Cromoblock”, condividono la stessa caratteristica formale di essere immagini composte da pattern geometrici ripetuti e accostati. Inoltre, la connessione tra le due serie di lavori viene creata dal contesto espositivo: Otto finestre, spazio no profit nato alla fine del 2022, è una dimora privata ricavata dalla ristrutturazione di una farmacia storica. Questo luogo è caratterizzato dalla presenza di otto grandi finestre, circondate da altrettanti pannelli in vetro satinato posti all'interno, che si affacciano direttamente sulle due strade esterne. Lo spazio diviene dunque permeabile e la trasparenza delle finestre favorisce la proiezione visiva dell'interno verso l'esterno e viceversa. La vetrina, posta come un confine fisico, diventa qui la chiave per poter interpretare i lavori di TEN Colombo, proprio come un caleidoscopio, la finestra funziona come strumento ottico che permette al pubblico di comporre visivamente le immagini. Altrimenti, le opere di TEN Colombo sarebbero impossibili da vedere a una distanza troppo ravvicinata, perché i singoli elementi geometrici risulterebbero dispersi sulla superficie. In questo spazio liminale il pubblico, sospeso tra il desiderio di vedere e l'impossibilità di toccare, diviene parte integrante dell'opera stessa, contribuendo a creare, con la propria interpretazione, un dialogo mutevole e senza confini tra le forme, i colori e le immagini. Il concetto di “Overlooking” quindi va oltre l’idea di una visione dall’alto, ma si deve intendere come una visione complessiva che abbraccia le opere e lo spazio in un unico orizzonte, proprio come se si osservasse da un belvedere, oltre una certa distanza, tutto il contesto si fonde in un’immagine, che sugella la nostra comprensione del mondo e delle cose di cui allo stesso tempo siamo parte.

“Overlooking”, una decostruzione e ricostruzione dell’immagine attraverso una rilettura dei processi visivi, a cura di Vera Canevazzi. L’esposizione, include nove opere di Riccardo TEN Colombo, provenienti da due diverse fasi della sua produzione artistica. Così nei caratteristici spazi di Otto Finestre, pensati per essere fruiti principalmente dall’esterno, si confrontano "Gli animali" acrilici e i "Cromoblock" in metallo. “Gli animali” sono strettamente connessi alla storia dell’artista e alle sue sperimentazioni influenzate dalla street art e dalla cultura hip hop e punk degli anni Novanta. In questi lavori, realizzati su tele, su grandi muri residenziali o su cabine elettriche (come nel recente intervento per ENEL documentato su SKY arte) TEN utilizza forme geometriche, principalmente triangolari, e colori brillanti per affrontare tematiche particolarmente care all'artista, quali la salvaguardia animale, la crisi climatica attuale e gli effetti dell’intervento dell’uomo sulla natura. I "Cromoblock" sono, invece, lavori più recenti che esplorano la tridimensionalità, la dimensione ludica e partecipata dell'opera d'arte. Esposti per la prima volta a Hong Kong nel febbraio del 2023 nel solo show DIS-PLAY a cura di Vera Canevazzi presso la Novalis Art Design, i “Cromoblock” vengono ripresentati in questa mostra torinese in una nuova veste: di formato più grande e con tasselli poligonali non solo triangolari. Questi lavori di matrice astratto-geometrica sono composti da tessere metalliche montate su tavole magnetiche, la cui disposizione può essere modificata dallo spettatore, generando così una continua evoluzione di possibilità compositive. Influenzato dalle ricerche visuali di alcuni artisti optical, tra cui Vasarely e gli esponenti del gruppo GRAV, TEN Colombo fa riferimento alle teorie gestaltiche della psicologia della forma che indagano i processi visivi di costruzione delle immagini e di percezione del movimento. Seppur apparentemente eterogenei, gli “Animali” e i “Cromoblock”, condividono la stessa caratteristica formale di essere immagini composte da pattern geometrici ripetuti e accostati. Inoltre, la connessione tra le due serie di lavori viene creata dal contesto espositivo: Otto finestre, spazio no profit nato alla fine del 2022, è una dimora privata ricavata dalla ristrutturazione di una farmacia storica. Questo luogo è caratterizzato dalla presenza di otto grandi finestre, circondate da altrettanti pannelli in vetro satinato posti all'interno, che si affacciano direttamente sulle due strade esterne. Lo spazio diviene dunque permeabile e la trasparenza delle finestre favorisce la proiezione visiva dell'interno verso l'esterno e viceversa. La vetrina, posta come un confine fisico, diventa qui la chiave per poter interpretare i lavori di TEN Colombo, proprio come un caleidoscopio, la finestra funziona come strumento ottico che permette al pubblico di comporre visivamente le immagini. Altrimenti, le opere di TEN Colombo sarebbero impossibili da vedere a una distanza troppo ravvicinata, perché i singoli elementi geometrici risulterebbero dispersi sulla superficie. In questo spazio liminale il pubblico, sospeso tra il desiderio di vedere e l'impossibilità di toccare, diviene parte integrante dell'opera stessa, contribuendo a creare, con la propria interpretazione, un dialogo mutevole e senza confini tra le forme, i colori e le immagini. Il concetto di “Overlooking” quindi va oltre l’idea di una visione dall’alto, ma si deve intendere come una visione complessiva che abbraccia le opere e lo spazio in un unico orizzonte, proprio come se si osservasse da un belvedere, oltre una certa distanza, tutto il contesto si fonde in un’immagine, che sugella la nostra comprensione del mondo e delle cose di cui allo stesso tempo siamo parte.

“Overlooking,” a deconstruction and reconstruction of the image through a reinterpretation of visual processes, curated by Vera Canevazzi. The exhibition includes nine works by Riccardo TEN Colombo from two different phases of his artistic production. In the distinctive spaces of Otto Finestre, designed to be enjoyed primarily from the outside, the acrylic series “Gli animali” and the metal “Cromoblock” face each other. “Gli animali” are closely connected to the artist’s history and his experiments influenced by 1990s street art, hip hop, and punk culture. In these works—created on canvases, large residential walls, or electrical boxes (such as the recent ENEL project documented by SKY Arte)—TEN uses geometric shapes, primarily triangles, and vibrant colors to address themes dear to him, such as animal conservation, the current climate crisis, and the effects of human intervention on nature. The “Cromoblock” series represents more recent works that explore three-dimensionality and the playful, participatory dimension of art. First exhibited in Hong Kong in February 2023 during the solo show DIS-PLAY curated by Vera Canevazzi at Novalis Art Design, these pieces are presented in this Turin exhibition in a new form: larger formats with polygonal tiles, not just triangular ones. These abstract-geometric works consist of metal tiles mounted on magnetic boards, allowing viewers to rearrange them and generate endless compositional possibilities. Influenced by the visual research of optical artists like Vasarely and the GRAV group, TEN Colombo references Gestalt theories of form psychology, which examine how images are constructed and perceived as moving. Despite their apparent differences, both “Gli animali” and “Cromoblock” share the formal characteristic of being composed of repeated geometric patterns. The connection between the two series is further reinforced by the exhibition context: Otto Finestre, a non-profit space founded in late 2022, is a private home converted from a historic pharmacy. With eight large windows surrounded by frosted glass panels facing two external streets, the space becomes permeable, projecting the interior to the outside and vice versa. The window, serving as a physical boundary, acts like a kaleidoscope that allows viewers to visually compose the images. Without this perspective, TEN Colombo’s works would be difficult to appreciate up close, as individual geometric elements would appear scattered. In this liminal space, viewers—caught between the desire to see and the inability to touch—become integral to the artwork itself, contributing to an ever-changing dialogue between shapes, colors, and images. The concept of “Overlooking” thus transcends the idea of a top-down view, embracing the artworks and the space as a single horizon—just like observing from a vantage point where, from a certain distance, the entire context merges into an image that seals our understanding of the world and our place within it.

“Overlooking,” a deconstruction and reconstruction of the image through a reinterpretation of visual processes, curated by Vera Canevazzi. The exhibition includes nine works by Riccardo TEN Colombo from two different phases of his artistic production. In the distinctive spaces of Otto Finestre, designed to be enjoyed primarily from the outside, the acrylic series “Gli animali” and the metal “Cromoblock” face each other. “Gli animali” are closely connected to the artist’s history and his experiments influenced by 1990s street art, hip hop, and punk culture. In these works—created on canvases, large residential walls, or electrical boxes (such as the recent ENEL project documented by SKY Arte)—TEN uses geometric shapes, primarily triangles, and vibrant colors to address themes dear to him, such as animal conservation, the current climate crisis, and the effects of human intervention on nature. The “Cromoblock” series represents more recent works that explore three-dimensionality and the playful, participatory dimension of art. First exhibited in Hong Kong in February 2023 during the solo show DIS-PLAY curated by Vera Canevazzi at Novalis Art Design, these pieces are presented in this Turin exhibition in a new form: larger formats with polygonal tiles, not just triangular ones. These abstract-geometric works consist of metal tiles mounted on magnetic boards, allowing viewers to rearrange them and generate endless compositional possibilities. Influenced by the visual research of optical artists like Vasarely and the GRAV group, TEN Colombo references Gestalt theories of form psychology, which examine how images are constructed and perceived as moving. Despite their apparent differences, both “Gli animali” and “Cromoblock” share the formal characteristic of being composed of repeated geometric patterns. The connection between the two series is further reinforced by the exhibition context: Otto Finestre, a non-profit space founded in late 2022, is a private home converted from a historic pharmacy. With eight large windows surrounded by frosted glass panels facing two external streets, the space becomes permeable, projecting the interior to the outside and vice versa. The window, serving as a physical boundary, acts like a kaleidoscope that allows viewers to visually compose the images. Without this perspective, TEN Colombo’s works would be difficult to appreciate up close, as individual geometric elements would appear scattered. In this liminal space, viewers—caught between the desire to see and the inability to touch—become integral to the artwork itself, contributing to an ever-changing dialogue between shapes, colors, and images. The concept of “Overlooking” thus transcends the idea of a top-down view, embracing the artworks and the space as a single horizon—just like observing from a vantage point where, from a certain distance, the entire context merges into an image that seals our understanding of the world and our place within it.