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Volti


Luigia Rinaldi
Curata da \ Curated by Edoardo di Mauro
Inaugurazione Giovedì 16 Maggio Ore 18.30
Opening Thursday 16th May at 18.30
Esposizione dal 17 Maggio al 17 Luglio 2024
Exhibition from May 17th to July 17th 2023

Ottofinestre ha il piacere di presentarvi la mostra personale di Luigia Rinaldi curata dal vicedirettore e docente dell’accademia Albertina Edoardo Di Mauro, che sarà inaugurata giovedì 16 maggio presso la sede di via Saluzzo 88. La mostra si compone di due serie di ritratti dell’artista: nella prima, di datazione più recente, l’artista ha inserito in primo piano, memore di una precedente ricerca fotografica sul ritratto, immagini di personalità, note ed anonime, perseguitate per le loro idee e la lungimiranza sociale, culturale e politica, introducendo il tema dell’attualità, senza appiattirsi passivamente sul reale e sulla cronaca, donandocelo invece su di un piano simbolico.

Nella seconda serie, risalente agli anni Dieci, l’artista ritrae pescatori e capperaie, figure che, poste dialogicamente con i ritratti politici, appaiono come anonimi della storia, volti destinati, scomparendo, all’oblio. La Rinaldi sottrae questi soggetti all’estinzione dalla memoria: non solo li ritrae, ma raccoglie le loro testimonianze, testi dove i soggetti raccontano la loro vita, o episodi di essa, in prima persona.

La Rinaldi in sintonia con l’eclettismo stilistico che caratterizza la scena artistica contemporanea a partire dalla seconda metà degli anni Ottanta, trasferisce queste suggestioni nella dimensione della tela con una tecnica che riecheggia, aggiornato al presente, lo stile di due correnti del Novecento che seppero mediare tra figurazione ed astrazione, come i Fauves ed il Gruppo Cobra, creando delle vere e proprie pulsioni di colore acceso e primario.

 

Il lavoro di Luigia Rinaldi è caratterizzato da una pittura di intensa espressività e ritmo tonale, dopo essere partita, negli anni Settanta, dalla sperimentazione fotografica, a sottolineare una volta di più il rapporto stretto, complice, e talvolta oppositivo tra due tecniche che nascono con l’obiettivo di rappresentare la realtà.

In un’epoca di ridefinizione dei generi la pittura mantiene la sua centralità riuscendo, nei casi migliori, a rinnovarsi da un punto di vista iconografico, quindi conservando quella caratteristica che le è propria, implicita al concetto di “teknè”, di tirocinio artigianale visto in una dimensione di sublimazione dell’agire artistico, con modalità attente e riflessive, abbinando a questa antica vocazione la capacità di osservare con occhio partecipe e disincantato al tempo stesso l’esistente, decontestualizzandolo dalla sua effimera contingenza materiale per dargli forma nella dimensione del simbolo.

Ottofinestre is pleased to present the solo exhibition of Luigia Rinaldi, curated by the vice-director and professor of the Albertina Academy, Edoardo Di Mauro, which will be inaugurated on Thursday, May 16, at the venue located at Via Saluzzo 88. The exhibition consists of two series of portraits by the artist: in the first, more recent series, the artist has foregrounded images of both well-known and anonymous figures who were persecuted for their ideas and their social, cultural, and political foresight, recalling a previous photographic exploration of portraiture. This introduces the theme of contemporary relevance, not by passively adhering to reality and current events, but by presenting it on a symbolic plane.

In the second series, dating back to the 2010s, the artist portrays fishermen and caper pickers, figures that, placed dialogically with the political portraits, appear as anonymous faces of history, destined to oblivion as they disappear. Rinaldi rescues these subjects from the extinction of memory: she not only portrays them but also collects their testimonies, texts where the subjects recount their lives or episodes of them in the first person.

In line with the stylistic eclecticism that has characterized the contemporary art scene since the late 1980s, Rinaldi transfers these suggestions onto canvas with a technique that echoes, updated to the present, the style of two 20th-century movements that mediated between figuration and abstraction, such as the Fauves and the Cobra Group, creating true impulses of bright and primary color.

Luigia Rinaldi’s work is characterized by a painting of intense expressiveness and tonal rhythm, having started in the 1970s with photographic experimentation. This underscores the close, complicit, and sometimes oppositional relationship between two techniques born with the objective of representing reality. In an era of genre redefinition, painting maintains its centrality, managing, in the best cases, to renew itself iconographically. This preserves its inherent characteristic, implicit in the concept of “teknè,” of artisanal apprenticeship seen as a dimension of sublimation of artistic action, with attentive and reflective methods. It combines this ancient vocation with the ability to observe the present with both an engaged and disenchanted eye, decontextualizing it from its ephemeral material contingency to give it form in the dimension of the symbol.

Artworks

Isolani I
Luigia Rinaldi

Isolani II
Luigia Rinaldi

Isolani III
Luigia Rinaldi

Isolani IV
Luisa Rinaldi

Installation View

Installation view I
Luigia Rinaldi

Installation View II
Luigia Rinaldi

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